PA Magazine

Statali, stop del Tar alle visite fiscali tutto il giorno. Ecco cosa cambia

3 minuti di lettura
iStock

Cambiano le regole per le visite fiscali Inps. Le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti pubblici in malattia saranno ridotte. Dalle attuali 7 ore al giorno si passerà a quattro, come nel privato. Una sentenza del Tar del Lazio ha annullato in parte il decreto Madia del 2015, quello che appunto disciplina le cosiddette visite fiscali. Il decreto, che risale al governo Gentiloni, era arrivato in un periodo in cui si parlava molto di furbetti del cartellino e di dipendenti pubblici fannulloni. Per gli statali la fascia per i controlli va dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18, con obbligo di reperibilità anche nei giorni non lavorativi e festivi, mentre nel settore privato è molto più ristretta, con due ore di reperibilità la mattina (10-12) e due il pomeriggio (17-19). Insomma, secondo i giudici del Tar del Lazio, la suddivisione prevista dall’ex ministra della Pa, Marianna Madia, non avrebbe assicurato l’armonizzazione della disciplina per pubblico e privato.

La sentenza

Il problema è che la Funzione pubblica ha lasciato invariate le fasce orarie di reperibilità, ossia quelle nelle quali il dipendente pubblico deve necessariamente farsi trovare presso il proprio domicilio dal medico fiscale, pena una sanzione disciplinare anche di natura economica. Sulla questione aveva indagato anche il Consiglio di Stato, esaminando il decreto attuativo della riforma Madia, e alla fine aveva sollevato varie osservazioni e chiesto di equiparare i controlli nel settore pubblico con quelli del settore privato, per provare a dare un’armonizzazione alle discipline. Così si legge nella sentenza del Tar: «Non vi sarebbe stata alcuna volontà, da parte del legislatore, di equiparare il settore privato al settore pubblico in fatto di fasce di reperibilità, lasciando in essere una manifesta discriminazione». Infine i giudici affermano che «le disposizioni sembrerebbero perseguire un obiettivo di dissuasione al ricorso all’assenza per malattia del dipendente pubblico, che travalicherebbe il dovere di salvaguardare il preminente interesse pubblico, nonché l’efficienza, l’efficacia e in buon andamento della Pubblica amministrazione».

Le visite

Nel primo trimestre di quest’anno sono state effettuate circa 324 mila visite fiscali, in leggero aumento (+9,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Osservando il dato per settore di attività, si evidenzia un aumento consistente delle visite nel settore privato (+30,6%) mentre per il pubblico si registra una leggera diminuzione (- 4,1%). In termini relativi il numero delle visite mediche per mille certificati pervenuti è in aumento in entrambi i settori, passando da 13 a 22 nel privato e da 65 a 76 nel pubblico. Infine, nel primo semestre del 2023 sono arrivati complessivamente 15,4 milioni di certificati per malattia, di cui 11,6 milioni (75,6%) dal settore privato.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ultimi articoli da