Purtroppo, non è vero che repetita iuvant, altrimenti Tfr e Tfs dei dipendenti pubblici verrebbero da anni pagati entro sessanta giorni dal pensionamento, come avviene praticamente per tutte le altre categorie. Personalmente non so più dire quanti convegni, dibatti, iniziative, ma anche manifestazioni e scioperi ho direttamente organizzato e quanti articoli ho scritto per affermare che non siamo figli di un dio minore, e che il diritto dei dipendenti pubblici di avere il loro trattamento di fine rapporto o di fine servizio, nei tempi canonici, non è conculcabile da alcuna legge, tantomeno una legge di bilancio. Ho coordinato, insieme a tutto il Consal-Unsa, ben due ricorsi alla Corte Costituzionale, che abbiamo pure vinto. Inutilmente.
Nonostante la Consulta abbia ribadito che Tfr e Tfs sono salario differito, quindi soldi dei dipendenti che lo Stato non può tenersi quei in cassa da due ai cinque anni (a seconda se il lavoratore sia andato in pensione per raggiunti limiti d’età o abbia scelto di usufruire di una delle uscite anticipate ancora in vigore), il Tesoro non molla e i pensionati prima di vedere i loro quattrini devono attendere le calende greche. Per una volta, però, non voglio ripetere quella che sta diventando, purtroppo, una litania sui diritti costituzionali di noi dipendenti pubblici che sono stati calpestati da questo e da ogni precedente governo fin dai tempi dell’esecutivo guidato da Mario Monti.
Vorrei invece parlare di cifre e quantificare il furto (non saprei usare altro termine) che, con lo slittamento per anni e anni dei tempi, viene perpetrato ai danni dei lavoratori. Un furto miliardario. Non stupisca l’aggettivo, perché stiamo parlando di una cifra che si avvicina al miliardo di euro. E se non vi fidate di una semplice affermazione, vi chiedo di seguire attentamente i paragrafi seguenti
Mi spiego: dobbiamo partire dai dati del Conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato, rilevazione censuaria che i ragionieri centrali sono tenuti a fare dal 2001 su ogni aspetto del pubblico impiego, dal numero di addetti di ogni amministrazione, alle ore lavorate, i giorni di malattia, gli stipendi, i contratti e via enumerando. Poco o nulla sfugge all’indagine, restano fuori alcuni organi costituzionali ed autorità amministrative indipendenti, le casse e gli enti di previdenza ed assistenza privatizzati, le federazioni sportive, gli enti lirici ed altri organismi come l’ANAS, il fondo di rotazione per le politiche comunitarie, Patrimonio dello Stato S.p.a., Italia lavoro S.p.a. e poco altro, ma in totale si tratta di quasi il 97% delle amministrazioni.
Ebbene, la rilevazione del 2022 (ultimo anno disponibile), ci dice che quell’anno sono andati in pensione 111.467 dipendenti pubblici, 53.023 per sopraggiunti limiti d’età e 64.467 per dimissioni con diritto a pensione (quota 101 e altri meccanismi vari di prepensionamento). I primi avevano diritto a ricevere fino a 50 mila euro lordi del loro Tfr/Tfs dopo 12 mesi dal passaggio in quiescenza (la cifra rimanente la dovrebbero ricevere dopo altri dodici mesi), i secondi potevano invece a ricevere i propri soldi, sempre a rate, ma solo due anni dopo il conseguimento dell’età massima pensionabile (il che significa che si può attendere anche cinque anni).
Ebbene, tutti gli studi fin qui eseguiti ci dicono che mettendo insieme le due categorie, l’attesa media per ottenere la buonuscita è di almeno tre anni. 36 mesi per avere circa 75 mila euro, perché, con buona pace dei polli di Trilussa, le statistiche ci dicono che a tanto ammonta la cifra media di Tfr e Tfs di un lavoratore dipendente. Se calcoliamo, quindi, che anche nel 2023, nell’anno in corso e nei prossimi anni, le uscite saranno più o meno le stesse del 2022, possiamo vedere che ogni anno, considerando anche i vari meccanismi di ritardato pagamento, dovrebbero essere erogati in Tfr/Tfs circa 9,2 miliardi di euro lordi. Sì, lordi, perché il 20% di quella cifra rimane comunque nelle casse del Tesoro, perché trattenuta in tasse. I miliardi effettivamente erogati, quindi, sono circa 7,4. Molti di più, però, sono quelli trattenuti in stand by. Dato che, come abbiamo abbondantemente ribadito, se tutto il Tfr/Tfs, venisse pagato entro due mesi a chi è andato in pensione di vecchiaia e a chi ha scelto il pensionamento anticipato, come avviene per tutti i dipendenti privati, quelle cifre andrebbero moltiplicate per tre, perché, come già detto, circa tre sono gli anni di ritardo medio. In realtà il calcolo è un po’ più complesso ma il succo è questo, per quei sette miliardi erogati ogni anno, ce ne sono un’altra ventina che vengono trattenuti in cassa. E anche senza voler calcolare quanti di quei soldi vengono erosi dall’inflazione, resta il fatto che nessun interesse viene corrisposto al lavoratore per quel salario già guadagnato ma non ancora disponibile. E sono cifre considerevoli. Calcolando un rendimento annuo del 4,5%, i 7,4 miliardi l’anno di cui parlavamo, renderebbero circa 334 milioni, ma visto che ora i tassi stanno calando, limitiamoci a fare cifra tonda e calcoliamo 300 milioni, e poi moltiplichiamoli per i tre anni di attesa, arriviamo a 900 milioni di mancati interessi, quindi, quasi quel miliardo sottratto alla disponibilità dei dipendenti di cui si diceva all’inizio. Se non è furto questo, non saprei come altro definirlo.
Chi ci rimette, quindi, è sempre il solito dipendente, che, come l’operaio di Altan, non può evitare in quel posto l’ombrello dello Stato datore di lavoro, uno Stato che non solo si tiene i suoi soldi in cassa per anni, ma quando poi glieli eroga, li tassa alla fonte mediamente del 20% (e stavolta senza ritardo alcuno). A questo punto giustizia vorrebbe che almeno sulle tasse lo Stato facesse la sua parte. La tassazione piena dovrebbe valere solo se Tfr e Tfs venissero pagati nei tempi corretti, altrimenti, per ogni anno di ritardo l’aliquota dovrebbe essere decurtata di una quota ben più rilevante di quella minima prevista ora. E vorrei essere chiaro, questa non è una provocazione, ma una proposta, che per me va messa sul tavolo contrattuale.
Sempre Battaglia ci illumina. Vorrei suggerire una strada: che questo ci illumina non dice. Il credito è certo, liquido ed esigibile. Personalmente farò ricorso al giudice ordinario e chiederò un decreto ingiuntivo. Poi magari vediamo se i tempi si accorciano.
Purtroppo il giudice applicherà la legge vigente. Al più si potrebbe sollevare nuovamente a questione di legittimità costituzionale, ma si potrebbe obiettare che la corte di è già espressa. Suggerirei invece di inondare le procure di denunce per appropriazione indebita così da alzare la pressione sulle amministrazioni.
Mi sembra un’ottima idea! Così come farsi pagare gli interessi per il ritardato pagamento
Ma un tribunale Europeo non ha voce in capitolo?
Come si procede per questo ricorso?
Ci sto pensando anch’io
Dovremmo essere tutti i DP a mettere in Mora il governo già per una vita intera siamo stati il bancomat dei governi .dopo il danno anche la beffa e ora di finirla dadeci i nostri soldi
Sono d’accordo che guadagnano gli interessi. Ma allora pagassero in tempi più brevi e senza tasse visto che già li guadagnano io penso 1anno di attesa sarebbe ottimo.cosi il tfs lo so usa meglio di uno che lo esige dopo 2mesi ma 1anno esatto ovvero allo scadere dei 12mesi .esentasse
Non ci sono parole per definire lo schifo di questa ‘ Democrazia ” .
STATO ITALIANO E CAMORRISTA DOBBIAMO PAGARE TANGENTE!!! IO HO PAGATO 7500 EURO INTERESSI FINANZIARIA !!!! POI DEVO PAGARE TANGENTE ALLO STATO DOPO AVER VERSATO PER BEN QUARANT’ANNI TASSE PER NON AVERE NIENTE!!!?CHE SCHIFO L’ITALIA È UNO STATO LADRO E DITTATORE!!!! Se io non pago le tasse mi fanno un culo quadrato l’agenzia delle entrate!!! Ci sono 2 sentenze della CORTE COSTITUZIONALE CHÉ È ILLEGITTIMO PAGARE IL TFS AI DIPENDENTI DOPO 5 ANNI E POI DEVO PAGARE ANCHE LE TASSE!!! CHÉ SCHIFO L’ITALIA!!!!!!
Finalmente qualcuno che si interessa della buona uscita dei dipendenti statali!!!!!! UN VERO FURTO AI DANNI DEL DIPENDENTE CHE HA SUDATO E MERITATO IL TANTO MERITATO PENSIONAMENTO..È VERGOGNOSO LO STATO DI FATTO DEL BLOCCO DI DENARO CHE SPETTA SOLO A CHI HA LAVORATO.IN WUESTO MODO LA TESORERIA INCASSA INTERESSI CHE SPETTANO A CHI HS LAVORATO PER LO STATO.
Secondo me siete fuori di testa e avete perso il senso della realtà, evento frequente quando pagano gli altri!
Intanto cominciamo a precisare che la voce TFS è sconosciuta nel settore privato, dopodichè aggiungerei che a fronte di certe cifre è inevitabile che il pagamento sia posticipato.
Poi ci si stupisce che il debito è a quota 3.000 mld…
Ringraziamo tra gli altri il sig. Prodi
Che tassa uno stipendio differenziato
Du cui abbiamo già pagato delle tasse
A livello di stipendio grazie
Non voglio dilungarmi su come siamo arrivati a questa situazione ma NESSUNO e dico nessuno ha messo in evidenza che la legge Fornero è stata fatta nel 2011per aggiustare i conti ma nessun cambio di passo è stato fatto nella gestione del TFS, spiego sarebbe bastato per esempio accantonare come per i privati dal 2011 i contributi versati, per fare in modo che a oggi ogni lavoratore pubblico in uscita avrebbe potuto prendere già 13 anni di TFS SUBITO e il restante nella maniera ormai stabilità, perché altrimenti non si è apportato nessuna modifica a una gestione sbagliata ma solo uno NEGAZIONE DI UN DIRITTO che non capisco perché ancora nessuno si è rivolto alla CORTE EUROPEA.
Sono insegnante andata in pensione da 4 anni con quota 100,ho compiuto 66 anni,devo aspettare di compierne 67 per avere una prima metà di soldi miei, nel frattempo mi sono dovuta operare allo stomaco,privatamente (20 mila€) per accelerare i tempi! Mi chiedo se non si potrebbe fare causa allo Stato come hanno fatto i medici con la CONSULCESI,(o altro)per ricevere soldi per specializzazione che prima non gli avevano retribuito! Grazie! Solo i politici hanno tutte le agevolazioni in Italia, a ….strafottere!
Sono andata in pensione il 1 settembre 2022 ho richiesto l’anticipo del tfs pagando fior di interessi alla banca ad oggi 22/09/2024 il restante del tfs verrà erogato in parte quest anno e in parte l’anno prossimo….per questo anno l’INPS si riserva 90 giorni di tempo per erogarlo perché mi hanno spiegato che la pratica deve passare vari uffici
Dovevano pur trovare una fonte per potersi riprendere e pagare i loro vitalizi no?
A mio marito hanno tolto di tasse 12 .000 euro, vi sembra giusto? Su 92.000 euro di buonuscita si sono trattenuti più di 12.000 euro e glieli hanno dati in due tranches, in tutto due anni per avere questi soldi che noi stessi versiamo ,è veramente vergognoso, in nessun altro Paese succede questo, ora per me sarà lo stesso…
Sicuramente è un abuso di Stato. Non c’è dubbio. I termini dell articolo mi sembrano però troppo forti. Se mi sbagliassi il mio consiglio è quello di andare a lavorare in quelle aziende private dove i diritti sono un mantra del datore, e dove i pagamenti sono regolati da leggi pedissequamente osservate. Inoltre posti di lavoro sicuri a vita come nelle aziende private è risaputo che altrove non esistono. Buona Fortuna!