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Tfs, arrivano i prestiti dell’Inps per 10.000 statali

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La sentenza della Consulta sul pagamento differito del Tfs agli statali è rimasta inascoltata. I giudici a giugno hanno chiesto al Parlamento di intervenire per rimuovere, gradualmente, la norma introdotta ai tempi del governo Monti e che, di fatto, ritarda l’erogazione della buonuscita per i dipendenti pubblici anche di sette anni. Era il 2011. E per gli ex della Pa parliamo di un sacrificio inaccettabile, visto che nel privato chi va in pensione incassa il trattamento nel giro di qualche settimana al massimo. Risultato? Per i dipendenti pubblici, a patto di esssere iscritti al Fondo per la gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, l’unico modo di tagliare i tempi dei pagamenti è rivolgersi all’Inps, che da febbraio concede l’anticipo del Tfs (anche per tutto l’ammontare maturato) a un tasso agevolato (l’un per cento). Certo, il fatto che un ex statale debba pagare una “tassa” sotto forma di interessi per dei soldi che gli spettano proprio non torna. Ma tant’è. Sono diecimila le domande di anticipo già approvate dall’Inps. Di queste circa 1.800 sono già state liquidate. Mentre altre ottomila verranno pagate da qui a maggio. Ci sono poi cinquemila istanze rigettate. L’importo medio richiesto al momento si attesta sui 66mila euro. 

I costi

Le banche che anticipano il Tfs agli statali in convenzione con lo Stato sono sempre di meno e lo fanno a caro prezzo. Negli istituti di credito, infatti, il costo del finanziamento è il risultato della somma dello spread, che è sempre pari allo 0,5%, e del rendistato, che stando all’ultimo bollettino di Bankitalia ora viaggia per i prestiti di durata più lunga sopra al 5%.

Chiedere l’anticipo del Tfs in banca fino a due anni fa costava molto di meno, in virtù di un rendistato che non raggiungeva l’un per cento. Oggi, invece, la spesa per gli interessi può superare i duemila euro per 45 mila euro di prestito (gli istituti di credito a differenza dell’Inps non si spingono oltre questa soglia quando si tratta di anticipare il Tfs ai lavoratori dello Stato in pensione). Per la stessa somma l’Inps si limita a chiedere circa 500 euro. 

Le regole

Chi opta per i finanziamenti dell’istituto di previdenza deve poi tenere conto del fatto che oltre agli interessi dovrà sobbarcarsi delle spese amministrative, un altro 0,5%. I tempi di lavorazione delle domande possono richiedere fino a 180 giorni. Dopo l’accettazione della proposta da parte dell’Inps non è possibile recedere dal contratto. Esclusa la possibilità di estinguere anticipatamente il finanziamento erogato. L’iscritto, inoltre, può chiedere di utilizzare l’importo del finanziamento per rimborsare integralmente e anticipatamente uno o più finanziamenti ottenuti dalla Gestione unitaria, come mutui ipotecari e prestiti pluriennali.

1 Comment

  1. Il 5 novembre 2024 sono fuori dal lavoro della pubblica amministrazione regione puglia posso già richiedere in snticipo il tfr fine rapporto lavorativo grazie

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