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Supporto per la formazione e il lavoro: l’occupazione fino a sei mesi non fa perdere il diritto all’assegno

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Rispetto al reddito di cittadinanza, il Supporto per la formazione e il lavoro presenterà una grande differenza: le erogazioni partiranno solo dopo che l’Inps avrà ricevuto conferma di partecipazione ai percorsi di politica attiva. Dalla loro, le Regioni e le Province autonome dovranno assicurare che i beneficiari del Sfl possano accedere a tali percorsi in modo continuativo per tutta la durata massima della misura, al netto dei suoi periodi di sospensione per attività lavorative. E, a proposito di sospensioni: l’occupazione fino a sei mesi non farà perdere il diritto all’indennità di 350 euro mensili. In questo caso l’Inps si limiterà a sospendere le erogazioni per poi riavviarle una volta cessato il rapporto di lavoro. Fino a un mese di occupazione l’indennità Sfl non verrà neppure sospesa.

Agenzie per il lavoro

Il Sfl è uno dei due strumenti di politica attiva con cui verrà sostituito il reddito di cittadinanza. Le attività a cui il beneficiario del Supporto per la formazione e il lavoro deve partecipare sono quelle di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento e di accompagnamento al lavoro. La sottoscrizione del patto di servizio personalizzato e la presa in carico del beneficiario del Sfl potrà essere effettuata anche dai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro. Allo stesso modo, potranno essere coinvolte le agenzie per il lavoro e gli enti autorizzati all’attività di intermediazione.

Pagelle

La formazione potrà essere finanziata anche dai fondi paritetici interprofessionali della formazione continua e dovrà essere erogata dagli enti accreditati dalle Regioni o dagli stessi fondi. Tutte le attività di apprendimento del Sfl dovranno essere finalizzate al conseguimento di competenze riferite agli standard professionali e di qualificazione del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali. Alla loro conclusione, dovranno essere rilasciate attestazioni di trasparenza dei risultati di apprendimento conseguiti.

La piattaforma

Nel nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) confluiscono le informazioni delle piattaforme Siu (Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro) e Gepi, la piattaforma per l’inclusione sociale per la gestione dei patti di inclusione sociale da parte dei Comuni. All’interno del Siisl sono previste tre piattaforme: quella di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa, quella per il patto per l’inclusione e il sistema informativo unitario per beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) e dell’Assegno di inclusione (Adi). Sempre tramite il Siisl, l’Inps metterà a disposizione le informazioni sui provvedimenti di sospensione, revoca o decadenza dal beneficio.

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