Dalla “flat tax” del 15 per cento sugli straordinari di medici e infermieri, alla nuova indennità – da 100 fino a 200 euro lordi al mese – per il personale amministrativo del ministero della Giustizia che è impiegato negli istituti penitenziari. Pioggia di aumenti in busta paga, mirati, per le categorie di dipendenti pubblici che vengono considerate maggiormente meritevoli per le situazioni di disagio in cui si trovano a lavorare. Così l’indennità cosiddetta “specifica” sta diventando una voce sempre più protagonista della retribuzione, nonché uno strumento per fermare la fuga di dipendenti dai settori che presentano maggiori problemi.
Gli aumenti spot
L’ultimo caso è proprio quello del personale amministrativo del ministero della Giustizia che lavora nelle carceri. Come detto, con un emendamento al decreto Carceri, è stata introdotta, a partire dal primo gennaio del prossimo anno, un’indennità “specifica” per questo comparto che va da 100 fino a 200 euro lordi al mese. Più nel dettaglio, l’indennità è pari a 100 euro per gli operatori, 150 euro per gli assistenti e 200 euro per i funzionari. L’aumento in busta paga sorride a 3.400 dipendenti che lavorano negli istituti di pena per tredici mensilità e andrà ad aggiungersi ai 160 euro promessi dal rinnovo del contratto di lavoro delle Funzioni centrali che Aran e sindacati stanno negoziando. E poi. Per polizia, carabinieri, guardia di finanza, esercito, marina e aeronautica, l’ultima legge di bilancio ha stanziato 30 milioni per il 2024 e il 2025, più altri 36 milioni a partire dal 2026, sempre per finanziare un’indennità “specifica” rivolta ai lavoratori in uniforme. A partire dal prossimo anno i dipendenti del comparto Difesa e Sicurezza riceveranno così in media 195 euro lordi mensili in più in busta paga. Con il decreto di giugno sullo smaltimento delle liste di attesa è stata inoltre introdotta una “flat tax” del 15 per cento sugli straordinari di medici e infermieri.
La strategia
Con la strategia degli aumenti spot, o delle agevolazioni fiscali come nel caso degli infermieri, il governo punta ad arginare la fuga di dipendenti da alcuni posti pubblici particolarmente critici. Secondo la Corte dei Conti, per esempio, mancano all’appello almeno 65 mila infermieri. E nelle Pa centrali le scoperture di organico si aggirano mediamente attorno al 30 per cento. Le indennità specifiche, a ogni modo, da sole potrebbero non bastare a rendere più attrattiva la Pa agli occhi di cerca un impiego. La richiesta che arriva dal pubblico è quella di avviare un piano straordinario di reclutamento che non si limiti a sostituire il personale che va in pensione, come sta avvenendo adesso con le 170 mila assunzioni programmate dalla Funzione pubblica per il 2024. Insomma, occorre un piano davvero efficace, capace di ridurre in misura significativa i carichi di lavoro.
Nelle carceri non vi è stata alcuna fuga di dipendenti ed ecco gli aumenti. Mentre dove si è verificata è tra il personale degli uffici giudiziari. Infatti qui nessun aumento..sapete alle volte che magari con qualche soldo in più inizino a funzionare meglio. Ma per carità evitiamo
200 € al mese per i Dirigenti.
Giustamente chi rischi la vita nel quotidiano ( e mi riferisco a chi contatto diretto con i reclusi) gli Agenti, gli diamo il contentino.
Che vadano affanculo