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Statali, gli obiettivi individuali verranno assegnati entro febbraio - PA Magazine

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Statali, gli obiettivi individuali verranno assegnati entro febbraio

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Il ministro per la Pa Paolo Zangrillo

Basta con la politica del “tutti promossi” e dei premi di risultato a pioggia. Basta con il vecchio metodo di valutazione delle performance degli statali, per anni ridotta a mero esercizio burocratico. E, soprattutto, basta con l’abitudine di assegnare ai dipendenti pubblici gli obiettivi individuali a novembre, quindi ad anno praticamente concluso, quando semmai è il momento di pensare ai traguardi da raggiungere nei dodici mesi successivi. Il ministro Paolo Zangrillo aveva annunciato il cambio di marcia già sul palco di Roma Eventi, nei giorni scorsi, dove era salito con il segretario generale di Confsal-Unsa Massimo Battaglia per festeggiare i 70 anni di UNSA e discutere delle future sfide che attendono la Pa. In quell’occasione il titolare della Funzione pubblica era andato dritto al punto: «Una corretta valutazione delle performance valorizza il capitale umano e accresce il senso di appartenenza dei dipendenti». Parole accolte da un forte applauso dei presenti. 

La lettera

In una lettera inviata a tutte le amministrazioni il 24 gennaio, il ministro della Pa sottolinea come «la realizzazione degli obiettivi, e quindi la corresponsione degli istituti retributivi a questi collegata, debba essere effettiva». E poi: gli obiettivi devono essere «chiari, concreti, misurabili e assegnati tempestivamente, oltre che finalizzati all’incremento dell’efficienza e dell’efficacia del lavoro pubblico». Infine i traguardi da raggiungere devono essere «aderenti alla specificità dei destinatari e alle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa». La lettera firmata da Paolo Zangrillo contiene insomma le prime indicazioni operative in materia di misurazione e di valutazione della performance individuale, in riferimento alla direttiva del 28 novembre 2023. Uno dei principali scopi di quest’ultima è infatti quello di attuare una strategia di piena valorizzazione del merito, nel solco dei modelli adottati nello scenario europeo e Ocse. 

Il commento

Per il segretario generale di Confsal-Unsa, Massimo Battaglia, questa è la strada da seguire. «Esprimiamo il nostro apprezzamento – afferma il segretario generale – per la recente iniziativa e le conseguenti parole del ministro Zangrillo, che dopo aver diramato una circolare a tutte le amministrazioni sul tema degli obiettivi, ha dichiarato che la loro tempestiva assegnazione, entro il mese di febbraio, rappresenta il presupposto necessario affinché il personale abbia modo e tempo di predisporre gli strumenti organizzativi che ritiene necessari per il loro conseguimento». E ancora. «Con tale iniziativa – prosegue Battaglia – si mette fine al discutibile metodo di attribuire le competenze accessorie legate alle performance dei lavoratori senza averne mai individuato nei giusti tempi il risultato da raggiungere, scelta che tra l’altro in sede di contrattazione ha reso estremamente difficile individuare criteri certi nell’assegnazione dei compensi, e ha generato per questo motivo conflittualità tra i dipendenti». Per  il segretario generale di Confsal-Unsa occorre però affiancare a questo tema quello che attiene «alla carenza di organico degli uffici, che ormai in troppe realtà raggiunge percentuali insostenibili, quale elemento correttivo da prendere in considerazione ai fini della valutazione sia individuale che collettiva». 

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