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Svolta Recovery, assunzioni nella Pa con contratti 3+2

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Non solo appalti. Le deroghe alle norme vigenti, che il Governo sta progettando per far viaggiare con il turbo la locomotiva del Recovery plan, riguarderanno anche i contratti a termine stipulati dalla Pubblica amministrazione. Deroghe che serviranno per assumere super tecnici, con contratti funzionali ai singoli progetti, chiamati ad aiutare lo Stato a trasformare in realtà le riforme e le misure finanziate dall’Europa. 

Contratti 3+2 

Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, lo aveva annunciato diversi giorni fa: «Ho messo in piedi – aveva detto davanti alla platea del Congresso degli ingegneri – un meccanismo di reclutamento finalizzato al Pnrr del tutto speciale con contratti di tre anni più due per le figure professionali necessarie al piano. Ogni amministrazione, ogni progetto, avrà la responsabilità di scegliere i migliori attraverso il portale, una sorta di LinkedIn italiano, dove ci saranno in concorrenza i curricula migliori di tutti i tecnici richiesti. Niente concorsi, niente carta e penna, questa è un’ulteriore innovazione. Chi ha bisogno dei tecnici per il Pnrr li sceglierà in questo portale con tempi immediati». 

Tecnici cercasi 

L’obiettivo dunque è chiaro: reclutare, senza concorso, nel minor tempo possibile le migliori menti tecniche italiane, e stipulare con questi professionisti dei contratti a termine legati ai singoli progetti del Recovery plan che saranno chiamati a sviluppare. Si parla, oltre ai mille «esperti multidisciplinari» per gli enti locali, di centinaia di ingegneri, architetti, statistici, data scientist, manager dell’energia e «Ux Designer», creatori di app e siti web. Tutti professionisti altamente specializzati da assoldare con contratti a termine che durino massimo cinque anni (con la formula 3+2 appunto), così da coprire l’arco temporale dell’attuazione del Recovery plan stesso, fino al 2026. 

La deroga nel decreto

Sebbene la Pubblica amministrazione sia esente dalla normativa restrittiva sui contratti a termine introdotta dal cosiddetto decreto Dignità, anche nella Pa, nell’ordinario, c’è un limite massimo della durata dei contratti a termine, ovvero 36 mesi. Con le norme ordinarie, dunque, le Pubbliche amministrazioni non potrebbero assumere per cinque anni lo stesso tecnico a tempo determinato, come invece si rende necessario per l’attuazione del Pnrr. 

Ecco perché nel cosiddetto decreto Governance-reclutamento, atteso in Consiglio dei ministri questa settimana, saranno previste delle deroghe alle norme vigenti che regolano i contratti della Pa con i privati, in primis quelle sui contratti a tempo determinato. Grazie alle deroghe ad hoc le Pa potranno assumere per cinque anni tecnici i cui contratti saranno funzionali ai singoli progetti del Recovery plan, e ad essi strettamente legati. Sia da un punto di vista temporale (dureranno quanto servirà per l’attuazione della singola norma), sia da un punto di vista economico: queste assunzioni straordinarie a termine verranno infatti finanziate con le stesse risorse già previste per le singole misure, così come conteggiate e illustrate nel Piano. 

Possibili stabilizzazioni con concorsi

Ciò non toglie poi che, come espressamente previsto dallo stesso testo del Pnrr, questi tecnici, o parte di essi, dopo la conclusione dei contratti funzionali alla realizzazione del Recovery plan, potranno essere assunti dalla Pubblica amministrazione, ma senza “sanatorie” o assorbimenti automatici, bensì tramite concorso. In cui i cinque anni di contratto nella Pa potranno avere un peso ai fini del punteggio.

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