Pensioni all’estero, addio ai pagamenti con assegno. Da luglio solo bonifici e contanti. Così l’Inps: «Poiché la regolarità dei pagamenti eseguiti a mezzo assegno spesso è compromessa da ritardi nella consegna, dovuti essenzialmente a disservizi dei locali servizi postali oppure da evenienze, quali lo smarrimento o il danneggiamento, l’istituto, anche al fine di ridurre il rischio di erogazione di prestazioni indebite, sta eliminando gradualmente il pagamento delle pensioni all’estero tramite questa modalità».
La scadenza
Nelle passate settimane i pensionati residenti in Europa hanno ricevuto un modulo da Citibank, l’attuale gestore del servizio di pagamento delle pensioni al di fuori del territorio nazionale, per acquisire i dati bancari per l’accredito futuro. Il modulo andava compilato e restituito entro il 15 giugno 2024, allegando la copia di un documento d’identità valido. Chi non lo ha fatto a luglio riceverà i soldi della pensione in contanti presso uno sportello Western Union. Sempre l’Inps ha chiarito che «nel caso di nuove pensioni o trasferimenti di pensioni dall’Italia, dal 1° luglio 2024, il pagamento sarà in contanti, sempre presso Western Union, se non sono state fornite le coordinate bancarie». Tale modalità di riscossione rimarrà attiva anche per i successivi pagamenti, fino alla richiesta di variazione delle modalità di pagamento da parte dei soggetti interessati.
La mappa
L’Inps paga pensioni in circa 160 Paesi: tra quelli con più pensionati italiani figurano per esempio la Spagna, il Belgio, la Francia, oltre agli Stati Uniti, al Portogallo e all’Australia. Tra le nuove mete spiccano Grecia, Albania e Malta. Nel 2023 le pensioni pagate all’estero sono state più di 310 mila – rappresentano il 2,3% del totale delle pensioni erogate dall’istituto – per un importo complessivo di circa 1.600 milioni di euro. L’istituto di previdenza paga all’estero sia pensioni in regime nazionale, liquidate sulla base di soli periodi assicurativi italiani, che pensioni in regime internazionale, liquidate totalizzando i periodi assicurativi maturati in Italia con quelli maturati in Paesi dell’Unione europea, in Svizzera o in Paesi extracomunitari che hanno stipulato con l’Italia accordi o convenzioni bilaterali di sicurezza sociale. Le pensioni in regime internazionale sono circa 680mila, di cui il 36% pagate all’estero, per un importo pari a 562 milioni di euro.