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Pa, ecco come funziona (e a cosa serve) il nuovo Fascicolo formativo del dipendente

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Su Syllabus arriva il Fascicolo formativo del dipendente, una nuova sezione dedicata alla raccolta (e alla valorizzazione) dei dati sulla formazione svolta dai lavoratori dello Stato sulla piattaforma. L’obiettivo è di esporre sinteticamente, e in tempo reale, i risultati di apprendimento conseguiti e le competenze sviluppate grazie alla fruizione dei percorsi formativi. La sezione, più nel dettaglio, comprende diverse pagine di riepilogo, offrendo una panoramica completa sia degli avanzamenti in termini di livello di padronanza nelle competenze, sia del tempo impiegato nella formazione. La direttiva sulla formazione della Pa, emanata lo scorso anno dalla Funzione pubblica, prevede che quest’anno le amministrazioni che aderiscono a Syllabus forniscano attività di formazione digitale ad almeno il 55% del personale (e ad almeno il 75% entro il 2025). Sempre secondo la direttiva, le pubbliche amministrazioni dovranno garantire a ciascun dipendente almeno 24 ore di formazione all’anno, arrivando quindi a circa tre giornate lavorative su base annua da dedicare all’accrescimento delle competenze.

Il fascicolo

Grazie al “fascicolo formativo” adesso ogni dipendente pubblico registrato su Syllabus può verificare, anche graficamente, l’andamento della crescita delle sue competenze, confrontando il livello di competenza “in entrata” e quello “in uscita”, ovvero il livello raggiunto dopo aver fruito della formazione. Questo tipo di confronto può essere fatto nelle diverse aree tematiche previste dal catalogo formativo: digitale, ecologica e amministrativa. La sezione inoltre offre, per ogni programma formativo assegnato, una visione aggregata sui test di verifica delle competenze svolti in piattaforma, con la possibilità di scaricare il relativo report e un quadro delle competenze acquisite e dei “badge” ottenuti. Ciascun dipendente, infine, può verificare il tempo complessivo investito nelle attività di formazione in termini di ore e minuti, anche ai fini del raggiungimento, tramite Syllabus, dell’obiettivo formativo indicato nella direttiva del ministro Paolo Zangrillo sulla formazione (almeno tre giorni lavorativi di formazione all’anno).

Le certificazioni

Syllabus propone ai dipendenti i moduli formativi per colmare i gap di conoscenza e per migliorare le competenze, moduli arricchiti dalle proposte delle grandi aziende del settore tecnologico, a partire da Tim e Microsoft. Alla fine di ogni percorso viene rilasciata una certificazione che va appunto ad alimentare il “fascicolo del dipendente”. A Syllabus si sommano gli strumenti per la formazione permanente dei dipendenti pubblici messi a disposizione dall’Inps, tra cui il programma “Valore PA” che seleziona corsi universitari di formazione proposti da atenei italiani, in collaborazione con soggetti pubblici o privati, su aree di interesse delle stesse amministrazioni pubbliche, con il finanziamento delle quote di partecipazione dei dipendenti selezionati. Sempre l’Inps mette a disposizione dei dipendenti della Pa l’accreditamento e il finanziamento di master universitari “executive” di I e II livello.

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