Più vicino il rinnovo del contratto dei militari e delle forze dell’ordine. Ecco gli aumenti medi lordi mensili in arrivo per poliziotti, carabinieri, finanzieri ed esercito: si va dai 153 euro della Polizia di Stato ai 163 euro delle Fiamme Gialle. I conteggi ufficiali sono stati illustrati ieri ai sindacati. I soldi potrebbero arrivare in busta paga già a gennaio del prossimo anno.
Aumenti
Più nel dettaglio, per la Polizia di Stato il conteggio prevede un aumento medio mensile di parte fissa di 153,79 euro. L’asticella sale a 157,14 euro per i carabinieri e raggiunge 163,39 euro lordi mensili per la Guardia di Finanza. Nel caso della Polizia penitenziaria l’incremento sarà invece di 148,89 euro. Marina, aeronautica, esercito e Guardia costiera: in questo caso la cifra indicata è 159,35 euro. Risultato? La media di tutti gli aumenti si attesta poco sopra i 156 euro.
Le risorse
La somme messe sul piatto dal governo per il rinnovo sono pari a 1,5 miliardi di euro. Di questo miliardo e mezzo, circa 338 milioni sono andati alla Polizia, 383 milioni ai Carabinieri, 217 milioni alla Guardia di Finanza, 129 milioni alla Polizia penitenziaria e 448 milioni ai militari. Nella scorsa manovra sono stati stanziati in tutto per i contratti pubblici 8 miliardi, sui 24 totali della legge di Bilancio.
Il nodo
Attenzione però perché come è noto l’indennità di vacanza contrattuale per il 2024 è stata già corrisposta a dicembre: si è trattato di una sorta di maxi-acconto sui futuri aumenti. In soldoni significa che, al netto dell’indennità di vacanza contrattuale, l’aumento medio mensile lordo sarà di 84,4 euro, e oscillerà tra gli 80,82 euro della Polizia Penitenziaria e gli 88 euro della Guardia di Finanza.
Richieste
La principale richiesta che arriva dai sindacati è quella di incrementare le risorse per la cosiddetta “specificità”, ossia le varie indennità tipiche delle forze di Polizia come i turni di notte. E poi. I rappresentanti dei lavoratori del comparto spingono affinché il governo finanzi e faccia partire il prima possibile i negoziati per il contratto che copre gli anni dal 2025 al 2027. Come per tutti gli altri comparti statali, quello in discussione in queste settimane è il rinnovo del contratto per il periodo che va dal 2022 al 2024. I rinnovi dei contratti pubblici vengono chiusi di norma dopo la loro scadenza. Quelli del periodo 2019-2021 sono stati quasi tutti firmati tra il 2022 e il 2023.
