Warning: foreach() argument must be of type array|object, null given in /home/pamagazi/public_html/wp-content/themes/fox/inc/admin/import.php on line 389
L'Ue punta sulle case green: multe per chi non ristruttura - PA Magazine

PA Magazine

L’Ue punta sulle case green: multe per chi non ristruttura

3 minuti di lettura
iStock

Sta per scattare l’obbligo della casa a zero emissioni. Per i proprietari di immobili: una stangata. E i beni immobili che non si adegueranno subiranno sanzioni, ancora da definire, e sconteranno presumibilmente una drastica perdita del valore. L’input arriva da Bruxelles. Fari puntati sulla  nuova direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili, che il prossimo 24 gennaio, salvo rinvii, dovrebbe essere approvata dalla Commissione energia del Parlamento europeo per poi essere definitivamente varata prima della fine dell’inverno. Previsti tempi stretti per mettersi in regola: le ristrutturazioni dovranno produrre i primi risultati entro il 2030.

Nuove regole

Il provvedimento è ancora al centro di negoziati. La direttiva, stando alle bozze circolate finora, stabilirà che entro il primo gennaio del 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno ottenere almeno la classe energetica E. Nel 2033 sarà necessario arrivare alla classe D, mentre tra il 2040 e il 2050 andrà raggiunto il traguardo delle emissioni zero. Insomma, gli Stati membri dovranno assicurare che il patrimonio edilizio sia interamente ristrutturato in chiave green e sono chiamati a sanzionare gli inadempienti. Non è ancora chiaro però che tipo di sanzioni verranno applicate. L’idea iniziale di vietare la vendita e le locazioni delle case senza bollino verde è tramontata. 

Conseguenze 

Pure gli immobili di interesse storico erano stati ricompresi nell’obbligo di efficientamento energetico. Poi il dietrofront. Gli edifici storici «ufficialmente protetti», che rientrano tra i beni sottoposti a vincolo, saranno esentati. E saranno salvate dall’obbligo di efficientamento le abitazioni indipendenti che hanno una superficie inferiore a 50 metri quadrati. La direttiva europea rischia di creare particolari problemi in un Paese come l’Italia, caratterizzato da forti investimenti nel mattone. 

Le classi

In tutto le classi energetiche degli immobili sono sette, la più green è la classe A mentre appartengono alla classe G gli immobili meno efficienti. Per figurare in classe A le case devono avere serramenti con doppio vetro, cappotto termico e utilizzare fonti energetiche rinnovabili. In classe B figurano gli immobili sui quali si è intervenuto anche all’esterno con la posa di pannelli isolanti. Negli appartamenti in classe C si riscontra un isolamento degli ambienti migliore, i termosifoni sono dotati di valvole termostatiche e le caldaie sono a condensazione. La classe D richiede serramenti con doppi vetri e muri perimetrali spessi. In classe E le caldaie sono a metano. Infine, le case nelle classi  F e G sono riscaldate da vecchie caldaie a gasolio e presentano infissi in legno ormai superati.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ultimi articoli da