Addio al Portogallo. Ora chi sogna di trasferirsi in un paradiso fiscale per godersi la pensione, se non l’ha già fatto, guarda a nuove destinazioni. Dopo il giro di vite operato dal governo di Lisbona, altri Paesi sono pronti ad aprire le porte agli italiani over 65. Spagna e Grecia figurano ora tra le mete più gettonate dai pensionati tricolori. Insieme a Malta, Albania e Slovacchia.
La stretta
Secondo i dati Inps sono 3.500 gli italiani che hanno scelto di andare a vivere in Portogallo per approfittare della tassazione agevolata che però, come detto, cesserà di esistere quest’anno. Nel Paese l’assegno acquisiva valore grazie a un regime fiscale scontato che lo faceva arrivare a 4.240 euro medi. Da quest’anno il Paese non concederà più il regime di tassazione speciale che resterà però in vigore per quei pensionati che già lo hanno ottenuto trascorrendo almeno sei mesi dell’anno in Portogallo.
Nuovi paradisi
E allora bisogna spostare l’obiettivo su altri Paesi. Magari senza spostarsi neppure tanto. Nella stessa penisola iberica la Spagna offre sgravi fiscali piuttosto generosi per i pensionati stranieri, che possono beneficiare di esenzioni o riduzioni delle imposte sui redditi da fonte estera.
Predilette sono le isole Canarie, che seguono il sistema fiscale spagnolo (che include anche detrazioni per le spese mediche, tra cui farmaci e cure mediche); inoltre, coloro che ricevono una pensione dall’estero possono beneficiare di agevolazioni variabili a seconda del Paese di provenienza.
In Grecia, dal 2020, è stata varata una misura che fissa un’aliquota del 7% sull’assegno previdenziale per un periodo di 15 anni a patto, però, di essere stati residenti fiscali nel paese per i 5 dei 6 anni precedenti al trasferimento. L’agevolazione ha durata di 15 anni. Molto simile la situazione per chi decide di spostarsi a Cipro: la tassa sul reddito delle persone fisiche (simile all’Irpef) gode di una no tax area fino a 19.500 euro, che sale progressivamente fino al 35% per redditi superiori ai 60.000 euro annui. Nonostante un costo della vita basso, tuttavia, l’isola non sembra attirare particolarmente gli italiani; al 2023 l’Inps corrisponde meno di 200 pensionati italiani residenti sull’isola.
Altro caso fortunato per i pensionati riguarda Malta, il cui governo ha introdotto uno schema fiscale specificamente pensato per i beneficiari di redditi da pensione estera (il Malta Retirement Programme) che prevede un’aliquota fissa del 15% sui redditi provenienti dall’estero. L’accesso al programma è riservato a cittadini europei non maltesi, non impiegati e con una pensione superiore al 75% del reddito imponibile complessivo. Ci sono anche requisiti immobiliari, come l’acquisto di un immobile di valore pari o superiore ai 275.000 euro a Malta o di 250.000 euro all’isola di Gozo, oppure stipulare un contratto di locazione non inferiore ai 12 mesi il cui canone di locazione è pari ad almeno 9.600 euro annui se situato a Malta o 8.750 € se invece è situato a Gozo.
Tutti in Albania
Veri e propri paradisi fiscali per i pensionati sono anche Slovacchia e Albania: entrambi gli Stati prevedono esenzione totale sulla pensione italiana percepita e, con un basso costo della vita e una stabilità finanziaria, i 2 Paesi si candidano a diventare le nuove mete favorite dagli italiani.