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Funzioni centrali, subito gli aumenti in busta paga. Ecco la petizione per accelerare il rinnovo

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Una petizione su Change.org per accelerare il rinnovo del Ccnl delle Funzioni centrali 2022-2024. Confsal-UNSA lancia la sua proposta per un negoziato veloce che renda immediatamente disponibili in busta paga gli aumenti contrattuali. Il segretario generale Massimo Battaglia chiede che la trattativa «si concentri prevalentemente e velocemente sulla parte economica in modo che l’attribuzione degli incrementi in busta paga possa avvenire entro, e non oltre, il 31 dicembre prossimo». Il sindacato ricorda poi che il blocco dei rinnovi contrattuali dei lavoratori del pubblico Impiego, avvenuto nel periodo 2010-2018, è stato rimosso solo a seguito della pronuncia della Consulta su un ricorso proposto proprio dalla Federazione Confsal-UNSA. Il Ccnl 2016 -2018 ha portato aumenti del 3,48%, pari a 85 euro medi mensili. Quello successivo, firmato a settembre del 2022 da parte di tutte le organizzazioni sindacali, ha aperto a incrementi del 4,07% (105 euro medi mensili).

Qui è possibile aderire alla petizione.

La petizione

«Ti chiediamo di esprimerti sulla nostra proposta relativa ad una trattativa divisa in due fasi», spiega Confsal-UNSA su Chenge.org. Le due fasi: la prima si concentrerebbe solo sulla regolamentazione della parte economica e sull’immediata attribuzione di aumenti pari a 154 euro medi mensili, mentre la seconda sulla regolamentazione della parte normativa. «Se sei d’accordo con la nostra proposta scrivi il tuo nome e cognome e apponi la firma a questa petizione», prosegue Consal-UNSA sulla piattaforma online.

«Il Ccnl 2008-2009 – ha ricordato il segretario generale Massimo Battaglia in un articolo pubblicato su PaMagazine – portò a un aumento medio del 3,2%, ossia di 78 euro lordi al mese. Cifra che per circa 10 anni è rimasta congelata, perché, come sa ogni lavoratore pubblico, per avere un nuovo contratto del pubblico impiego si è dovuto attendere il febbraio del 2018, quando si ottenne un aumento del 3,48%, cioè di 85 euro e solo grazie alla sentenza della Consulta, che rispose positivamente ai ricorsi presentati da noi di Confsal-Unsa». E ancora. «Ora sul tavolo c’è una cifra complessiva già finanziata che si concretizzerebbe in un aumento di 154 euro mensili, con un incremento salariale del 5,78%. L’obiettivo prioritario, a questo punto, dovrebbe essere chiudere quanto prima un accordo sulla parte economica.

La posizione dell’Aran

Anche il presidente dell’Aran spinge per chiudere subito la trattativa sulla parte economica. «Gli incrementi economici stanziati nella legge di bilancio – ha spiegato Antonio Naddeo – ammontano a circa il 5,8% delle retribuzioni medie. Anche se alcune organizzazioni sindacali considerano insufficienti queste risorse, l’Aran si attiene alle indicazioni del governo e agli atti di indirizzo per avviare e condurre le trattative».

1 Comment

  1. Sono pienamente d’accordo, subito quello economico con arretrati spero, in questo momento abbiamo bisogno di dare qualcosa alle nostre famiglie, serenità e gioia.tutte le altre sigle sindacali mettetevi la mano sulla coscienza è pensate ogni tanto a noi lavoratori.grazie speriamo bene

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