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Fragili, smart working agevolato fino al 30 settembre

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I lavoratori fragili della Pubblica amministrazione possono tirare un (mezzo) sospiro di sollievo. Il governo alla fine ha trovato le risorse per prorogare lo smart working agevolato, ma solo fino al 30 settembre. Nel privato, invece, sia i fragili che i genitori con figli under 14 avranno diritto fino al 31 dicmbre a una corsia preferenziale per accedere al lavoro agile. Una disparità di trattamento che, inevitabilmente, a qualcuno ha fatto inarcare il sopracciglio. Nel pubblico, tuttavia, la proroga dello smart working semplificato ha un costo non indifferente, soprattutto nel comparto scuola, dove gli insegnanti che soffrono di patologie gravi devono necessariamente rimanere a casa e quindi vanno sostituiti con altri docenti in salute: in questo modo gli stipendi da pagare diventano due. Da qui la mini-proroga.

Sprint finale

Il lavoro agile semplificato per i fragili della Pa è in scadenza il 30 giugno. Fino a venerdì scorso le risorse per prorogarlo non c’erano. Per contenere i costi il governo ha anche valutato la possibilità di estendere il lavoro agile agevlato solo fino a fine agosto. Soluzione, tuttavia, che a molti dipendenti pubblici avrebbe lasciato l’amaro in bocca.

A far scattare la proroga sarà il decreto Lavoro, oggi in aula al Senato. La decima commissione di Palazzo Madama (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) ha licenziato il testo la scorsa settimana, lasciando però alcuni nodi da sciogliere, tra cui appunto quello relativo al lavoro agile per i fragili del settore pubblico.

Il decreto

Dall’assegno di inclusione (che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza) alle modifiche per i contratti a termine, dagli incentivi alle assunzioni al welfare, sono tante le novità introdotte dal decreto Lavoro, che il Parlamento dovrà convertire in legge entro i prossimi giorni. Vediamone alcune. Proroghe e rinnovi dei contratti a termine saranno d’ora in poi senza causali fino a 12 mesi. Fringe benefit esentasse fino a 3mila euro per i lavoratori con figli. Per quanto riguarda l’Assegno di inclusione, tra le misure più attese, il provvedimento stabilisce che per i nuclei con figli under 14 l’obbligo di accettare il lavoro scatterà solo quando la distanza casa-ufficio non supererà gli 80 chilometri e non saranno necessarie più di due ore (120 minuti) per raggiungere il luogo di lavoro con i mezzi di trasporto pubblico. Infine, il decreto conferma l’estensione dell’Assegno di inclusione ai componenti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza.

1 Comment

  1. Ancora con la barzelletta delle risorse da trovare? Per fare cosa? Per sostituire 10 lavoratori le cui attività non sono smartabili? E il risparmio in termini di straordinari non pagati e buoni pasto non corrisposti per i milioni che stanno a casa? Il risparmio sulle bollette? Obiettività, questa sconosciuta

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