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Fisco, luglio da bollino rosso: ecco tutte le scadenze prima della pausa estiva

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Il fisco si riposa sotto l’ombrellone ad agosto, ma a luglio rende torrida l’estate degli italiani. Fra poche settimane, come da alcuni anni a questa parte, l’Agenzia delle Entrate sospenderà ogni attività (invio cartelle, versamenti, accertamenti) rinviando a settembre tutti gli atti. In compenso, a luglio si scatena con un programma di circa 100 appuntamenti.

Il calendario

Buona parte del calendario degli adempimenti è stato consumato, tuttavia negli ultimi 10 giorni di luglio si concentrano una cinquantina di scadenze. Vale così la pena di fare un po’ di ordine. Il primo assaggio c’è stato il 1 luglio scorso (32 versamenti) dovuto al fatto che il termine ordinario per il versamento del saldo e del primo acconto delle imposte, fissato al 30 giugno, quest’anno è caduto di domenica, facendo slittare quindi il termine per il pagamento al primo giorno del mese. E il 16 luglio scorso, dopo due settimane di stop, si è ripartiti a passo di carica, in quanto erano calendarizzate ben 62 scadenze. I contribuenti Iva dovevano provvedere al versamento della quinta rata relativa al 2023 risultante dalla dichiarazione annuale, con tanto di maggiorazione mensile a titolo di interessi.

Gli altri appuntamenti

Inoltre, chi ha scelto il pagamento rateale effettuando il primo versamento entro il 30 giugno, ha dovuto versare la seconda rata delle imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali delle persone fisiche e delle società di persone con applicazione degli interessi e del saldo dell’Iva relativa al 2023 risultante dalla dichiarazione annuale, con maggiorazione. Si tratta dei contribuenti che non hanno scelto di versare il saldo 2023 e il primo acconto 2024 di Irpef, cedolari, Ivie (imposta sul valore degli immobili situati all’estero), Ivafe (imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero) e addizionali in unica soluzione lo scorso 1 luglio. Già scaduti poi una serie di versamenti per enti pensionistici, enti pubblici, sostituti d’imposta. Al netto di una tappa intermedia fissata il 23 luglio, per consentire ai contribuenti che si avvalgono dell’assistenza fiscale di un Caf o di un professionista abilitato ai quali hanno presentato, dal 21 giugno al 15 luglio 2024, il modello 730/2024, di ricevere dagli stessi intermediari la copia della dichiarazione elaborata e il relativo prospetto di liquidazione, è il 31 luglio l’ultimo bollino rosso fiscale prima della pausa estiva. In quel giorno sono fissate ben 48 scadenze di pagamento.

Pagelle fiscali

A essere interessati saranno soprattutto le partite Iva soggette alle pagelle fiscali. Entro la fine del mese saranno chiamati alla cassa per versare il saldo 2023 e il primo acconto 2024 delle imposte senza maggiorazione, termine fatto slittare dal governo in virtù dell’arrivo del concordato biennale. Per chi volesse avere più tempo, l’appuntamento slitta al 30 agosto, ma in quel caso scatta la maggiorazione dello 0,4 per cento. Per il concordato c’è ancora tempo almeno fino a ottobre, quando le partite Iva potranno decidere se accettare il patto con il Fisco per poi versare l’acconto a novembre. Infine, nell’ultimo giorno di luglio, si va in cassa per la quinta rata della Rottamazione quater. Occorre ricordare che questa sanatoria offre la possibilità di regolare le cartelle esattoriali relative al periodo 2000-giugno 2022 senza il pagamento di sanzioni e interessi. La norma prevede un versamento unico oppure in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive. Le prime quattro sono scadute il 31 ottobre, il 30 novembre, il 28 febbraio e il 31 maggio scorso. Le restanti: il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2025. La prima e la seconda rata erano di entità pari al 10% della somme complessivamente dovute a titolo di definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° novembre 2024.

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