Fisco pronto a cancellare le cartelle esattoriali di importo inferiore a 5 mila euro relative al periodo 2000-2010. E’ atteso a giorni il decreto dell’Agenzia delle Entrate che serve a fissare le regole della sanatoria prevista dal Decreto Sostegni che dispone l’annullamento automatico dei carichi affidati all’Agente della Riscossione. Nel provvedimento saranno fornite alcune indicazioni tecnico-burocratiche ma il quadro generale è già stato fissato dal governo.
La misura
La misura riguarda tutte le persone fisiche che hanno percepito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30 mila euro. Oggetto della sanatoria, come detto, sono le cartelle inferiori a 5 mila comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. Sono invece esclusi gli importi dovuti a titolo di aiuti di Stato illegittimi; le sanzioni comminate da autorità penali; le somme derivanti da sentenze di condanna della Corte dei conti; le entrate costituenti risorse proprie dell’Unione europea (ad esempio, dazi) e l’Iva all’importazione.
Il meccanismo
L’annullamento avverrà per singola posta e non per cartella esattoriale, vale a dire che per l’annullamento dei carichi non ha alcuna importanza l’importo totale della cartella di pagamento, bensì l’importo delle singole partite indicate nella medesima cartella. Così, esempio, la multa stradale costituisce un carico differente rispetto alla liquidazione della dichiarazione e se ciascuno dei provvedimenti non supera i 5mila euro, entrambi possono beneficiare dell’azzeramento. Si prende in considerazione l’importo residuo risultante alla data del 23 marzo 2021 (non quello originariamente iscritto a ruolo). Vuol dire che un carico iscritto a ruolo inizialmente, ad esempio, per 8 mila euro potrà rientrare nello stralcio se sono intervenuti pagamenti parziali entro la data di entrata in vigore che hanno portato l’importo residuo sotto la soglia di 5 mila. Non sono previsti adempimenti da parte dei contribuenti per lo stralcio delle cartelle: l’Agenzia delle Entrate provvederà in autonomia senza inviare alcuna comunicazione al contribuente.
Le cartelle bloccate
Intanto, a breve, potrebbe arrivare la conferma della nuova sospensione delle cartelle esattoriali (ferme ormai dall’8 marzo 2020) e dei debiti fino a settembre: è al vaglio della Commissione di Bilancio, infatti, un nuovo emendamento al decreto Sostegni bis che prolungherebbe fino al 31 agosto 2021 lo stop alla riscossione. Come noto, la scadenza attuale della sospensione delle cartelle è fissata al 30 giugno 2021: è stata proprio la conversione in legge del decreto Sostegni a prolungare lo stop dal 30 aprile alla fine di giugno. In ballo ci sono circa 55 milioni di cartelle esattoriali che, senza un nuovo blocco, il fisco dovrebbe cominciare a spedire nelle case dei contribuenti italiani.