Che fine hanno fatto i geometri assunti nella Pubblica amministrazione a fine dicembre con uno stipendio stellare pari a 108mila euro annui per aiutare gli enti locali ad attuare il Pnrr? Diciotto hanno trovato posto negli uffici della Regione Campania, 8 in Lombardia, 7 in Veneto, 3 in Basilicata, uno in Molise e uno in Friuli Venezia Giulia. Fanno parte dell’esercito dei 1.000 professionisti ed esperti ingaggiati per sostenere le amministrazioni locali nella gestione delle procedure complesse legate all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Considerato che in Italia lo stipendio medio di un geometra si aggira attorno ai 30mila euro lordi all’anno, quelli che sono stati assunti grazie ai soldi del Recovery hanno fatto un bel salto: una retribuzione di 108mila euro lordi l’anno equivale a 9mila euro di stipendio mensile, ovvero circa 400 per ora lavorata. Non a caso a dicembre si è registrato un enorme afflusso di traffico sul portale per il reclutamento InPa quando sono stati avvisati gli avvisi.
Gli assunti
Sono stati assunti anche geologi e architetti e pure nel loro caso la retribuzione è pari a 108mila euro lordi l’anno. Nel privato lo stipendio medio di un geologo è di circa 22mila euro lordi l’anno, quello di un architetto si aggira attorno ai 33mila euro lordi l’anno in media. E poi: ingegneri, biologi, chimici, fisici, esperti giuridici, digitali e gestionali, informatici, statistici, agronomi. E se da un lato ci può stare che a un ingegnere vengano offerti 108mila euro l’anno, dall’altro una cifra simile può sembrare eccessiva quando si parla della retribuzione di un agronomo, che in Italia guadagna in media nel settore pubblico circa 1200 euro netti al mese. La Regione Puglia ha assunto in tutto 6 agronomi, la Sicilia 9 architetti, la Lombardia 15 geologi.
Problematiche
Le candidature sono rimaste aperte dall’1 al 6 dicembre. Per i 1000 posti si sono presentati a dicembre in quasi 62mila candidati, attratti dal compenso stellare (decisamente più alto della media per i professionisti ricercati). Attenzione però perché sulle retribuzioni le Regioni si sono mosse in ordine sparso. L’Emilia Romagna ha deciso di pagare tutti al massimo, mentre c’è chi, come Lombardia e Lazio, ha adattato i compensi all’esperienza vantata dai professionisti. La Campania ha faticato a trovare biologi e ingegneri elettronici e alla fine si è dovuta accontentare di professionisti che inizialmente non erano stati ritenuti idonei.