Alla Camera slittano i voti al decreto Pa. Ieri, al termine di un ufficio di presidenza congiunto delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro di Montecitorio, è emersa l’impossibilità di iniziare l’esame dei 250 emendamenti segnalati da maggioranza e opposizione, visto che mancano ancora i pareri del governo.
Gli emendamenti
Tra gli emendamenti segnalati dalla maggioranza c’è quello di Fratelli d’Italia e Lega che punta a dotare gli agenti forestali di spray anti-orso. Sempre Fdi e Lega hanno promosso un emendamento a favore di un piano annuale di formazione per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Forza Italia invece ha appoggiato emendamenti che riguardano una serie di finanziamenti per Ispra ed Enea, le assunzioni all’Anac e il trattenimento in servizio dei dirigenti. Non solo. Il partito di Silvio Berlusconi, insieme a quello di via Bellerio, sponsorizza un emendamento che vuole dare la possibilità alle amministrazioni pubbliche (compresi Comuni, Province e Regioni) di conferire fino al 31 dicembre 2026 a «persone in quiescenza incarichi di vertice presso società controllate dalle stesse amministrazioni, non incluse nell’elenco delle amministrazioni pubbliche».
Tempistiche
Secondo l’attuale calendario dei lavori il provvedimento è atteso lunedì 29 maggio nell’assemblea di Montecitorio per l’avvio della discussione generale, ma fonti parlamentari hanno fatto sapere che si chiederà uno slittamento, molto probabilmente a lunedì 5 giugno. I voti sugli emendamenti, spiegano le fonti, inizieranno soltanto lunedì 29 maggio, mentre nelle prossime ore andranno avanti le interlocuzioni con l’esecutivo.
Il decreto
Il decreto Pa consente alle pubbliche amministrazioni di potenziare le proprie strutture, con particolare riguardo a quelle coinvolte nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza o nella tutela della salute e dell’incolumità pubblica. Il provvedimento innalza al 12%, fino al 31 dicembre 2026, la percentuale massima per la copertura con personale estraneo alle amministrazioni pubbliche dei posti dirigenziali di pa che rivestono il ruolo di stazioni appaltanti per il Pnrr. Inoltre vengono incrementate, come già previsto in base agli stanziamenti effettuati con la legge di bilancio per il 2022, le dotazioni organiche delle amministrazioni centrali, che hanno tempo fino al 30 giugno per completare la riorganizzazione delle strutture e avviare le procedure di assunzione del personale. Circa tremila posti a disposizione, i due terzi nei comparti sicurezza e difesa.