PA Magazine

//

Bollette, stop agli aumenti: prezzi bloccati fino ad aprile

5 minuti di lettura

Avete ricevuto una lettera del vostro fornitore di energia elettrica o di gas che vi comunica che il prezzo della vostra fornitura salirà nonostante avete sottoscritto un contratto a prezzo fisso? Potete stracciarla. Vale meno del francobollo usata per spedirla. Le aziende elettriche e del gas che hanno stipulato con i propri clienti contratti a prezzo fisso, non potranno più alzare unilateralmente i prezzi delle forniture. Il decreto aiuti-bis, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha congelato fino ad aprile del 2023 per le imprese energetiche, la validità delle clausole contrattuali che consentono di modificare in via unilaterale le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo. E questo anche se viene riconosciuto alla controparte il diritto di recesso. Negli ultimi mesi le lettere di disdetta da parte delle imprese energetiche ai clienti per rivedere le condizioni del contratto erano fioccate. Colpa, ovviamente, dell’impennata del prezzo del metano sui mercati all’ingrosso e di quello dei Megawattora di elettricità sulla Borsa elettrica. Molte imprese del settore, per indurre i consumatori a passare dal mercato “tutelato” al cosiddetto mercato “libero”, avevano offerto ai clienti prezzi “bloccati” dell’energia elettrica e del gas per uno due e a volte anche tre anni.

Aiuti bis, sconti per le bollette e un tetto agli aumenti delle pensioni

LA CRISI E I PREZZI

Ma quando i prezzi si sono impennati, per diverse imprese quei contratti sono diventati insostenibili. Mentre i consumatori continuavano a pagare l’energia come se la guerra in Ucraina non fosse mai scoppiata, le imprese si sono trovate a doversi rifornire di gas ed elettricità a prezzi crescenti. Ognuno di quei contratti è diventato fonte di perdita. Così più di un’impresa ha iniziato ad utilizzare una clausola contrattuale che prevede la possibilità per il venditore di cambiare le carte in tavola, rivedendo i prezzi, e dando una comunicazione al cliente non inferiore a tre mesi oltre alla possibilità di poter recedere dal contratto. Adesso tutte queste clausole contenute nei contratti energetici sono state congelate fino ad aprile del prossimo anno. Chi ha appena ricevuto una di queste lettere, la può cestinare. Se invece la modifica, dice il decreto, ha già prodotto i suoi effetti, allora resta valida. Significa, insomma, che se la lettera è stata ricevuta da più di tre mesi c’è poco da fare.

Bollette, ecco come e quando verrà erogato il bonus da 200 euro

LE ALTRE NORME

Il blocco delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura elettrica non è l’unica novità per le bollette contenuta nel decreto aiuti bis del governo. Vengono innanzitutto, prorogati ancora i bonus sociali. Si tratta delle agevolazioni sulle tariffe dell’energia elettrica e del gas per i clienti domestici economicamente più svantaggiati o in gravi condizioni di salute. Le agevolazioni vengono riconosciute a chi ha un Isee inferiore a 12 000 euro, e sono state estese per l’ultimo trimestre dell’anno. Questo aiuto serve in sostanza a contenere la variazione della spese per l’energia di queste famiglie rispetto al trimestre precedente. Un’altra misura riguarda invece i clienti vulnerabili. In questa categoria è incluso chi è in condizioni di disagio economico e fisico, i disabili, chi ha utenze nelle isole minori e non è interconnesso e chi ha più di 75 anni. A questi clienti, dal primo gennaio 2023, i fornitori e gli esercenti del servizio di fornitura di gas devono offrire il metano ad un prezzo che rifletta il costo effettivo di approvvigionamento del mercato all’ingrosso. Inoltre, sempre in tema di bollette, vengono azzerati fino a fine anno gli oneri di sistema. Si tratta di uno “sconto” sul costo delle bollette che vale fino al 30 per cento del conto energetico delle famiglie.

Aumenti di stipendio fino a 27 euro al mese per i redditi sotto i 35 mila euro. Pensioni rivalutate del 2%. Stop al bonus 200 euro

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ultimi articoli da