Spid gratuito per 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Così il ministro Renato Brunetta: «L’identità digitale permette l’accesso sicuro e inclusivo ai servizi della Pa ed è nostro dovere diffonderla e rendere il suo utilizzo più semplice e veloce. Per questo confido nella disponibilità dei fornitori per assicurare lo Spid all’intera platea dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Protagonisti, e non spettatori passivi, di questa straordinaria fase di innovazione verso una Pa digitale, efficiente e gentile, che non lasci indietro nessuno».
L’iniziativa
Il dipartimento della Funzione pubblica ha lanciato un avviso per selezionare manifestazioni d’interesse per la fornitura gratuita dell’identità digitale Spid ai dipendenti pubblici che ne faranno richiesta. L’avviso è rivolto ai gestori di identità Spid, accreditati dall’Agenzia per l’Italia digitale, che forniranno le identità digitali necessarie per accedere ai servizi online. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire al dipartimento della Funzione pubblica entro il 31 maggio. Gli operatori dovranno allegare alla manifestazione d’interesse una scheda descrittiva della proposta, specificando le modalità per il riconoscimento degli utenti; gli strumenti per il monitoraggio delle adesioni al servizio e la reportistica per il dipartimento; il termine temporale per l’erogazione delle identità digitali. «La disponibilità di un’identità digitale da parte di tutti i dipendenti pubblici e il suo uso sicuro, consapevole, collaborativo e orientato al risultato all’interno di una pubblica amministrazione sempre più digitale, rappresenta il prerequisito per l’utilizzo di importanti servizi disponibili per il personale pubblico, tra i quali quelli stipendiali erogati dal sistema NoiPa e quelli previsti dall’Inps per tutti i dipendenti pubblici», si legge nell’avviso.
I numeri
Oggi sono oltre 30 milioni le identità digitali Spid in Italia, di cui circa un terzo di recente attivazione. I cittadini le utilizzano sempre di più anche per usufruire dei servizi online della Pubblica amministrazione: oltre mezzo miliardo di accessi nel 2021, circa 330 milioni nel primo quadrimestre del 2022. «Abbiamo raggiunto in anticipo l’obiettivo annuale di diffusione dell’identità digitale previsto dal Pnrr, pari al 38% della popolazione, e ci avviciniamo sempre di più al target del 2023 (il 46% della popolazione)», ha commentato il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao. «È un tassello fondamentale per proseguire il percorso della digitalizzazione perchè grazie a questa capillare diffusione lo Stato potrà offrire servizi pubblici ancora più efficienti e semplici da utilizzare, migliorando così il rapporto dei cittadini e delle imprese con la Pa», ha aggiunto il ministro. Con Spid e Cie, la carta d’identità elettronica, è possibile richiedere online il cambio di residenza o un certificato, prenotare una prestazione sanitaria, inviare la propria dichiarazione dei redditi, consultare la propria situazione fiscale o contributiva, accedere ai bonus, agli ammortizzatori sociali o compilare l’Isee.
Per i dipendenti pubblici fino a qualche anno fa esisteva già, io l’avevo. Poi, l’hanno revocata in un annetto circa, inducendoci ad aprirne una in autonomia (a pagamento). Adesso che ci siamo abituati con la nostra PEC, ci chiedono di modificarla, promettendocene un’altra gratuita per essere “Protagonisti, e non spettatori passivi, di questa straordinaria fase di innovazione verso una Pa digitale, efficiente e gentile, che non lasci indietro nessuno”. Per quanto? Per un altro anno/anno e mezzo circa? Sarebbe auspicabile maggiore dettaglio e non limitarsi a questi slogan “pubblicitari”.